Lavorazione del Sughero Biondo
Il SUGHERO viene lavorato in maniera moderna ma nel pieno rispetto della sua naturalità, lasciando cosi inalterate tutte le sue eccellenti caratteristiche.
L’estrazione della materia prima, fase iniziale del ciclo di trasformazione del sughero, consta nel distacco del sughero dal tronco e viene effettuata tra maggio e agosto quando l’albero rilascia facilmente la corteccia sugherosa, senza provocare danni ai tessuti vegetali sottostanti.
Tronco decorticato Questa operazione, svolta con un’accetta e dei coltelli affilati da operai specializzati, chiamati estrattori o scorzini, si articola in due tagli orizzontali alla base del tronco e in alto, quindi due incisioni verticali, e nel far leva con il manico della scure per staccare la corteccia di sughero.
La decortica avviene ad intervalli regolari di circa 10-12 anni, quando il tronco ha raggiunto una circonferenza di 30 o 40 cm, cioè fra il ventesimo e il venticinquesimo anno di età della pianta e, quanto il suo spessore ne permette la lavorazione.
Il sughero estratto, detto sughero gentile o femmina, presenta una struttura più regolare (liscio, compatto, leggero, elastico e impermeabile), si presta meglio ai processi di trasformazione, ha un maggior valore economico, rappresenta l’85% della quantità estratta ed è destinato per il 60% alla produzione dei tappi/turaccioli, per il 30% alla macinazione per la produzione degli agglomerati bianchi e per il 10% alla produzione di solette per calzature.
Trascorso il periodo di stagionatura, da sei mesi a due anni, il sughero è pronto per la bollitura, fase in cui vengono eliminati i parassiti contenuti nella corteccia, viene abbattuto il contenuto di sostanze idrosolubili, viene espulso il tannino e altre sostanze. La bollitura avviene per circa un’ora, in caldaie o vasche rivestite di rame o in acciaio inox, nelle quali l’acqua viene portata ad una temperatura di poco inferiore ai 100° C. Questa operazione garantisce l’effettiva pulizia del sughero che inoltre perde la sua curvatura appiattendosi.
Dopo la bollitura, il sughero viene sottoposto ad operazioni di triturazione.
Al granulato, per ottenere un pannello solido e facilmente lavorabile, viene aggiunta colla con una percentuale del 2% circa e pressato per pochi minuti a 220°.
Ma non vi spaventate o non vi fate mettere in testa strane idee, la colla utilizzata è la solita che da anni viene utilizzata per la più prestigiosa produzione di tappi in sughero per l’enologia.
Il nostro prodotto ha ottenuto il certificato CCA di conformità di compatibilità ambientale ottenendo come risultato:
“G) fattori di rischio per l’inquinamento interno”
INQUINANTE FORMALDEIDE ASSENTE
“VALUTAZIONI”
Nelle normali condizioni d’uso, il prodotto non dà luogo al rilascio di alcuna sostanza pericolosa. La decomposizione termica (sup. a 300°C) e la combustione provocano la dispersione di CO e CO2